mercoledì 27 gennaio 2010

Voci dalle ASL...

SENZA PAROLE.
In tutti questi anni di lavoro ne abbiamo viste tante; abbiamo visto tanti colleghi convocati dal "personale" e umiliati con frasi tipo "non rientri più nei nostri piani", "le tue caratteristiche non corrispondono al profilo dei nostri isf" e così via.
Contratti a tempo indeterminato che diventano carta straccia, diritti calpestati.
Sono rimasto senza parole quando ho sentito che viene soppressa una rete di informazione scientifica per le mutate esigenze di mercato e di espletamento delle gare ormai tutte regionali.
Ma chi decide queste cose sa cos'è un vaccino? Ha idea di quello che diamo ai nostri interlocutori con un lavoro, delle peculiarità, ed una competenza che sono uniche nel mondo dell'informazione scientifica o pensano che noi si vada medico per medico a fare la "pappardella" con il "visual"?
Sono rimasto senza parole quando mi hanno detto che cacciano più di 600 ricercatori perchè qualcuno aveva promesso agli investitori un +14% e invece è stato fatto solo un +11% e allora tagliano dei costi e noi siamo dei costi........
Che vergogna, che tristezza.
Sono senza parole.
Un abbraccio fraterno e tutta la mia solidarità a Giorgio, Stefano, Maurizio, Simone, Paola e a tutti quelli che non conosco.
Un vaccinaro.
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Siamo un gruppo di assistenti sanitarie ed infermiere di un'ASL dell'Emilia-Romagna e vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà agli Isf della Novartis e tutto il nostro disappunto alla dirigenza di questa azienda per la poca considerazione che mostrano di avere nei confronti nostri e di tutti gli operatori del settore. Sappiano questi signori che molte delle informazioni sui benefici della vaccinazione nella prevenzione delle malattie infettive viene veicolata da noi.Noi parliamo con la mamma che deve vaccinare il suo bambino, con il viaggiatore che deve affrontare un viaggio e con chicchessia che abbia bisogno di un consiglio in merito. Certo che se non otteniamo o comunque abbiamo poche notizie sulla natura ,sicurezza,disponibilità ,complaiance dei prodotti non saremo in grado di riproporli con grande slancio.
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Lavoro in un dipartimento di prevenzione dell'Emilia-Romagna. Ho saputo che la Novartis intende ridurre considerevolmente il numero degli Isf. All'Isf di zona esprimo tutta la mia solidarietà, all'azienda esprimo tutto il mio
disappunto.
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Sono un medico professionista della prevenzione che da moltissimi anni si occupa di prevenzione delle malattie infettive e vaccinazioni e lavoro in un'Azienda Sanitaria in Friuli Venezia Giulia.Sento la necssità e il dovere di dire qualcosa, forse anche banale e già detto da tanti colleghi che mi hanno preceduto, in merito alla decisione di Novartis di ridurre la propria rete di Informatori scientifici.
All'inizio della mia carriera lavorativa mai avrei pensato di percorrere un cammino professionale anche con gli Informatori scientifici, che all'epoca devo dire ritenevo anche un pò "rompiscatole". Invece è iniziata un'avventura lavorativa dove si sono creati rapporti di fiducia, stima, crescita professionale (mia!) e perchè no... anche di amicizia. Durante questi anni abbiamo parlato di novità vaccinali, risolto problemi... ma anche di figli che crescono,di ferie, di partite di rugby proprio come con i colleghi di lavoro! Se in passato questi colleghi di lavoro li perdevamo lungo il cammino perchè semplicemente cambiavano linea, lavoro o perchè era tempo di pensione, ora li stiamo perdendo in nome di una logica organizzativa (quella della Novartis!)che ritiene utile e produttivo solo le relazioni tra industria farmaceutica e livelli regionali.
Nulla di più assurdo, perchè le scelte in campo vaccinale non sono a carico di una sola persona che "sta in Regione" ma sono il risultato di un accordo tra tutti i professionisti che operano a livello Aziendale che sono costantemente informati, aggiornati con competenza e professionalità proprio da questi Informatori scientifici che la Novartis vuole eliminare. Ma questi Informatori informano, aggiornano proprio tutte le figure professionali all'interno di un servizio vaccinale e risolvono con sollecitudine i piccoli-grandi problemi che si verificano (il ritardo nella consegna del vaccino, la mancanza del vaccino,l'interruzione della catena del freddo, il materiale informativo per gli utenti.....). Già immagino, in questa riforma organizzativa , i nostri operatori alle prese con segreterie telefoniche, call center....."hai bisogno di questo premi 1, hai bisogno di quest'altro premi 2, altrimenti 3"!
Dire che spero che Novartis riveda queste decisioni è scontato, così come è scontato essere solidali con questi colleghi di lavoro ( perchè in fondo questo, come ha detto il collega dell'Emilia Romagna, non camba il mio futuro lavorativo) ma all'informatore scientifico della mia area devo dire solo GRAZIE per la sua professionalità, correttezza informativa, disponibilità ....e per non essere stato "un rompiscatole".
Linda Gallo
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Sono Morra e non mi sono meravigliato nell’apprendere la notizia del licenziamento (eufemisticamente indicata come mobilità) di 24 lavoratori della Novartis, né tantomeno del modo in cui è stata partecipata la decisione ai diretti interessati, tramite una teleconferenza preannunciata da un sms urgente.
Non entro, perché incompetente, nel merito delle motivazioni aziendali; mi congratulo, però, per l‘opportunistica adeguatezza ai moderni sistemi del rapportarsi con e tra le persone.
Ormai sono al tramonto del mio calvario lavorativo…
Ho vissuto, a partire dalla metà degli anni ’70, non pochi casi di difterite, meno di tetano, rari quelli di polio, uno solo di encefalite postvaccinica (vaccinazione antivaiolosa), mentre dilagavano le epidemie di influenza, morbillo, rosolia, epatiti virali, pertosse, parotite epidemica , pediculosi, scabbia, tifo, varicella.
Oggi tra un free ed un altro, i traguardi della prevenzione sembrano inarrestabili. In quegli anni non ho visto i vertici aziendali, ma sono stato frequentato solamente dalla manovalanza, che oggi si vorrebbe rottamare, qualificata come Gigi, Michelangelo, Mimmo.
Non è certo un demerito per l’odierna dirigenza apicale essere riuscita, in quattro e quattr’otto, a sbarazzarsi di uno “stile” costruito, con lunga e sofferta esperienza di vita, su valori umani e professionali.

“………………….. ch’or mi diletta
troppo di pianger più che di parlare”


Giovanni Morra

(dirigente ASL, ex direttore del dipartimento di prevenzione, ex responsabile SEP)
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Sono un'igienista di periferia, uno di quelli che ha poche probabilità di presenziare a convegni internazionali od anche nazionali di certo livello, proprio perchè nella scala gerarchica io rappresento il soldato o,se preferite il combattente che stà in frontiera. Ora apprendo che Novartis intende smantellare il 75% della rete degli ISF e questo per me significherà perdere anche questo contatto prezioso per il mio aggiornamento quotidiano ed anche per la soluzione di qualche piccolo problema ,ma soprattutto,dato l'ottimo rapporto interpersonale costruito negli anni con l'Isf di zona,la tranquillità di un riferimento su cui contare,pur nel rispetto dei ruoli. Mi auguro ed anzi chiedo che Novartis riveda la sua scelta che trovo anche offensiva nei confronti di noi operatori della prevenzione di "frontiera".
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Sono un medico igienista ASL che da anni ha un rapporto di fiducia, stima e amicizia con il il proprio ISF Novartis: tra i vari commenti vorrei aggiungere che trovo paradossale (per non dire miope, suicida ecc..) la drastica scelta Novartis proprio da punto di vista del futuro commerciale. Novartis non produce vaccini dell'obbligo o con offerta attiva nell'età evolutiva; nell'ambito antinfluenzale ci sono (e ci saranno prossimamente) agguerriti competitors che fanno un'informazione capillare. Se manca questa,nei confronti non solo dei medici igienisti, ma anche degli ospedalieri e dei medici e pediatri di famiglia, che fine faranno nel tempo i vaccini Novartis? Tra i vari motivi del flop pandemico, è probabile che ci sia stata anche la impossibilità esplicativa (da parte degli ISF) sulle caratteristiche del vaccino, e questo esempio dovrebbe fungere da monito. Un abbraccio a tutti voi e un caro saluto a Totti, sarà sempre il personaggio più carismatico nel mondo dei vaccino
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Lavoro nel Dipartimento di Prevenzione di una ASL del Veneto. Ho appreso che la Novartis ha deciso di licenziare l'informatore che in questi anni mi ha portato notizie, letteratura, indicazioni sui vaccini in genere. Vorrei esprimere la mia solidarietà al collega professionista sperando che ci sia una retromarcia in questa decisione che ritengo profondamente sbagliata. Ho anche appreso che Novartis non manderà più alcun informatore ma si limiterà all'informazione al vertice regionale. Ritengo offensivo tale atteggiamento e sarà un ulteriore motivo per modificare il mio atteggiamento verso questa azienda.
Distinti saluti
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Vorrei intervenire sulla dolorosa vicenda della "ristrutturazione rete informatori Novartis".
Sono medico di Sanità Pubblica da 23 anni nelle Aziende USL dell'Emilia Romagna.
La prima cosa che mi è venuta in mente è ovvia e molto banale: come è possibile che una grande Azienda non pensi di ridurre (di una quota ritengo quasi insignificante nel bilancio complessivo) i suoi lauti profitti, ma bensì di licenziare gli informatori che col lavoro di questi anni hanno sicuramente contribuito proprio a generare quei profitti?
Ma la cosa che mi preme di più, in qualità di operatore sanitario impegnato nella prevenzione delle malattie infettive, è di capire qual'è la logica con cui la Novartis pensa di risparmiare qualche euro mandando a casa lavoratori che ritiene evidentemente poco utili.
Vorrei far capire alla Novartis che la buona considerazione sui vaccini e la nostra soddisfazione nell'uso quotidiano degli stessi non sono solo merito dell'indubbia qualità del prodotto, ma anche del contributo degli informatori. Quante volte l'informatore ci ha portato "al volo" gli articoli scientifici che faticavamo a trovare e quante volte lo abbiamo contattato a qualunque ora per porgli i nostri piccoli problemi quotidiani.....
E' evidente che il licenziamente di questi compagni di lavoro da tanti anni non influirà direttamente sul mio tran tran quotidiano, ma certamente influirà sulla considerazione che ho della ditta e, di conseguenza, dei suoi prodotti
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Permettetemi una veloce considerazione, è vero che quello in cui ci troviamo è un periodo di crisi economica globale, ma è pur vero che i profitti della Novartis Vaccines sono floridi, soprattutto dopo la vendita del vaccino antiH1N1; quindi è ingiustificato il motivo della messa in mobilità di personale che ha svolto il proprio lavoro con competenza e professionalità, operando sul territorio in maniera capillare e aggiornando costantemente noi medici igienisti, chiedo all'azienda di ritornare sulle proprie decisioni e reintegrare i collaboratori i quali meritano tutta la nostra solidarietà ed il nostro sostegno.

P. N. Igienista ASL

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Sono una pediatra di famiglia di la Spezia e non riesco ancora a

Capacitarmi di come possa succedere che un professionista serio

(Dott.Cremaschi nel mio caso particolare) che per anni ha fatto

lavoro di informazione

seria e puntuale in ambulatorio mostrando competenza,

Entusiasmo e dedizione al lavoro, possa essere da un giorno

all’altro licenziato.

Quale è la logica che determina tali scelte? Non certo il

Risparmio da parte di una casa farmaceutica che quest’anno

Ha sicuramente fatto il pieno in cassa.E allora?E’ mai possibile che

nulla conti il merito,la produttività,la serietà,l’età,la tutela?

Al dott.Cremaschi e agli altri che si trovano nella sua situazione

Voglio esprimere tutta la mia partecipazione

Paola Cannata

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Ma cosa fanno gli ISF della Novartis V&D?

Creano e trasmettono cultura vaccinale ! Ma davvero qualcuno nella stanza dei bottoni pensa di poter realizzare grandi risultati come se vendesse lenti a contatto?

I vaccini non sono un "farmaco" come gli altri se l'utente non ha fiducia semplicemente non si vaccina! Vedi le sempre più agguerrite organizzazioni antivaccinatorie!

Vedi il caso del Focetria in cui la comunicazione "impazzita" ha provocato il flop della vaccinazione , e solo il contratto blindato a favore della Novartis ha permesso di non trasformarlo in una rovinosa debacle finanziaria

Ma la gente si fiderà ancora di chi gli dice:
-vaccinati!- ?

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Sono un'igienista di un'Asl importante: sono venuto a conoscenza della vicenda sia indirettamente (tramite Repubblica) sia direttamente, chiedendo spiegazioni allo stimato Informatore Novartis che da anni mi viene a trovare.

Sono sinceramente sconcertato da tutto:percentuali; tempistica; crudeltà.
Questi stessi tre termini saranno quelli che, d'ora in poi, faranno parte del mio vocabolario nel rapporto con Novartis Vaccines.
Solidarietà vera nei confronti tuoi (caro collega Novartis a cui avevo anticipato questo intervento) e a tutti i tuoi compagni di sventura.
F.B.

Da circa cinque anni faccio gare per la mia regione e, nello specifico, mi occupo dell'acquisto di vaccini. Fra tutte le multinazionali farmaceutiche con le quali ho contatti Novartis Vaccines and Diagnostics di Siena è una delle poche che mai mi ha creato problemi, che sempre e tempestivamente mi ha informato su variazioni e cambiamenti di prodotto. Il Responsabile dell'ufficio gare di Siena, il mio Informatore di zona sono sempre stati più che collaborativi, disponibili e professionali. Proprio dal mio Informatore di zona sono appena venuto a conoscenza del fatto che Novartis, di punto in bianco, ha deciso di licenziare in massa. Con quali premesse? Forse che l'Azienda è in crisi? Strano, dopo aver introitato l'ingente somma "pretesa" per la partita H1N1 (vedasi contratto capestro siglato col Governo di cui hanno parlato i telegiornali)! Tutto si poteva immaginare ma non che la Novartis fosse in crisi e tantomeno potesse procedere ad un'operazione di tale infimo basso grado. Che schifo, viene la tentazione di non acquistare più alcun prodotto da loro se questa è la serietà con cui oggi si pongono sul mercato! Come si può avere il coraggio di licenziare quando non c'è motivo? Le definiscono riorganizzazioni... Vengono licenziate persone che non sono ancora in età da pensione ma che sono comunque in un'età che, con questi chiari di luna, faranno un'estrema fatica a riciclarsi sul mercato. Però ne vengono assunte altre, rigorosamente dall'esterno, chissà come mai! Ma che gliene frega di tutto questo a coloro che detengono il potere e stanno nelle stanze dei bottoni, con le tasche ben gonfie di soldi e di boria!? Non è tutta così l'Italia? Crudeltà, menefreghismo, supponenza, arroganza dei potenti che sfruttano e si arricchiscono a discapito di coloro che, come i lavoratori di Novartis che sono rimasti intrappolati nell'ipocrita rete di questo licenziamento, sono gli unici che ci rimettono e certo non mangeranno con la nostra solidarietà!!! Io penso che i vertici di potere della Novartis, le cosiddette teste pensanti, abbiano spinto qualche bottone sbagliato e adesso non vogliano prendersi le dovute responsabilità. Perciò scelgono di scaricarsi la coscienza licenziando e sperando che sia il male minore... Mi sbaglierò!?

Anonimo

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Coordino la gestione dei prodotti vaccinali di una delle maggiori ASL del Nord Italia, da anni collaboro splendidamente con l'informatore scientifico della Novartis competenteper l'area.
Noi non trattiamo frutta e verdura e nemmeno semplici farmaci, ma vaccini. Questo sottintende oltre ai consueti rapporti puramente tecnici, fiducia ed estrema trasparenza nei rapporti con l'operatore che rappresenta l'azienda. Perdere questi patrimoni umani non migliorerà la Qualità generale della Novartis.
Con solidarietà
R.R.

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Ciao, sono un collega che desidera esprimere tutta la sua solidarietà a tutti i PROFESSIONISTI coinvolti in questa triste vicenda.
L'informazione scientifica in ambito vaccinale non puo prescindere dalla presenza dell'ISF di zona!! Ci sono ASL che senza la collaborazione dell'ISF di zona non comprerebbero neanche una dose di vaccino!
L'ISF o KAS o come cavolo lo vogliono chiamare le varie Aziende è determinante per tutti i progetti e le dinamiche vaccinali, coordina il rapporto tra i servizi ASL ed il territorio, coinvolge l'utente finale direttamente ed indirettamente, lavora ogni giorno con lo scopo di educare alla prevenzione, in un paese dove questa è spesso un "eterna sconosciuta" che diviene nota solo in alcune circostanze.
Se la Novartis desidera perdere totalmente la sua quota di mercato in ambito vaccinale ha attuato la strategia giusta se, invece, desidera recuperare credibilità e stima nel settore deve rivedere la posizione itrapresa.

In bocca al lupo a tutti!!

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Da una ASL del Veneto...

Sono un medico di Igiene e Medicina Preventiva che esprimendo solidarietà all'informatore che per anni è venuto a trovarmi voglio, come lui, rivendicare la mia professionalità. Mi è stato riferito che il marketing della Novartis giudica ininfluente il nostro ruolo perchè la gare sono centralizzate a livello regionale. Ma queste persone sanno di cosa stanno parlando?

M.S

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Salve , sono un ex dipendente di una ASL ligure ormai in pensione.
Sono un utilizzatore del vaccino antinfluenzale Novartis a causa di alcuni problemi cardiovascolari.
Quest’anno il medico mi aveva consigliato anche il Focetria , anche se la comunicazione che lo ha riguardato è stata a dir poco penosa oltre che contradditoria. Non l’ho fatto perché la suina è arrivata prima e se n’è andata in 12 ore senza terapia. Meglio così.
In queste due ultime settimane sia su quotidiani nazionali sia su internet , ho seguito le polemiche relative ai presunti “inciuci” tra il ministero della salute e la multinazionale svizzera per il contratto nazionale di fornitura del vaccino antiinfluenza A, con i sostanziosi introiti e l’azzeramento di ogni rischio imprenditoriale per la Novartis.
Già ero abbastanza disgustato per come certi personaggi che dovrebbero tutelare gli interessi nazionali hanno fatto questo regalo (con i nostri soldi!) a chi non ne aveva certo bisogno , ma non c’è proprio limite al peggio!
Ho scoperto la vicenda dei licenziamenti dei 24 dipendenti .
Mi immagino quanto debbano costare le attività di 24 persone nel profondo pozzo di San Patrizio della Novartis.
E che nessuno , a livello istituzionale reagisca , lasciandosi magari “estorcere” una approvazione ad un’azione così “limitata” (certo la Fiat coinvolge molti più padri e madri di famiglia!), quindi meno “mediatica”.
Qui è in gioco , secondo me , una questione di principio: chi può dire che vista la facilità con cui pensano di “portare a casa” una “riorganizzazione” così immotivata non facciano anche di peggio successivamente, avendo stabilito un precedente?
Ieri sera ho seguito anche la trasmissione di Rai1 “TV7” in cui si parlava del contratto Novartis: tutto finisce a “tarallucci e vino” e neppure si fa un cenno alla sorte di questi che, evidentemente, sono considerati agnelli sacrificali.
Troppe cose storte tutte insieme! Che dire ?.....
Non sono un ingenuo che pensa che in Novartis ci siano solo persone che pensano al nostro bene in modo disinteressato , ma un conto è un sano principio di imprenditorialità e progettazione di un’attività economica ed un altro è il liberalismo di rapina che sembra affermarsi sempre più in questo mercato globale.
Anzi, mi clogiolo nella speranza di leggere prima o poi su queste pagine qualche rivelazione illuminante. Che non ci sia in Novertis un dirigente che, in modo anonimo e preso da un rigurgito di dignità, non ci dica qualcuna di quelle cose che noi possiamo solo immaginare sulla base delle notizie di cronaca, ma che lui conosca e possa dimostrare dati alla mano?
Sono a dir poco disgustato .
E’ molto difficile resistere alla tentazione di boicottare i prodotti Novartis!!!!!!!!!!!!!!
Ragazzi sono con voi e con le vostre famiglie : che il lupo crepi!

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26 commenti:

  1. Grazie per questi interventi che oltre alla solidarietà nei nostri confronti esprimono anche riconoscimento al nostro lavoro.

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  2. Mi associo in toto .
    Triste è il Paese dove professionalità , competenza ed esperienza non contano più nulla

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  3. Sono un vostro collega che lavora in una azienda vostra concorrente. Esprimo a tutti voi la mia più grande solidarietà. Lo faccio inanzittuto perchè so che siete degli eccellenti professionisti e anche perchè lo scorso anno anche nella mia azienda si è verificata una vicenda simile alla vostra.
    Coraggio! Credo che possiate provare a condurre una sana guerra supportati dall'opinione pubblica (e non solo dall'opinione..). D'altronde la Direzione Novartis con la Meningite dell'anno scorso e l'H1N1 di quest'anno, ha dimostrato quello che è. Un solo consiglio: se qualcuno deve uscire, SOOOOOOOLDI.

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  4. grazie a tutti per la solidarietà nei nostri confronti; verrebbe voglia di andarsene e metter su un sexy shop.

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  5. Io, in questo momento, non c'è giorno che non pensi quanto sia stato un gigante, rispetto ai contemporanei, R. S. Lui sì ha avuto il coraggio di non piegarsi; di dire NO quando avrebbero voluto che dicesse SI'. Che ha mollato la poltrona per potersi guardare in faccia la mattina e poter guardare tutti diritto negli occhi.
    Caro R., per me sei stato un gigante.

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  6. Caro Hammer,

    mi sono riconosciuto nel tuo post per l'R.S, non certo per il "gigante". Io me ne sono andato concordemente e serenamente, senza dover sbattere la porta. Mi spiace deludere il mio ignoto ammiratore, ma io non ho fatto niente di coraggioso, anche perchè, sinceramente, nessuno mi ha chiesto, a quel tempo, di piegarmi.
    Seguo però quotidianamente da questo blog la vostra dolorosa vicenda che fa tanto male anche a me. Sarà perchè sono fuori, ma mi è incomprensibile. Ho capito solo che ci sono altre ragioni, se si può dire così, ma sicuramente quelle ufficiali non sono vere.

    Con tanto affetto e riconoscenza vi dico Forza ragazzi!

    Renato Salvatici

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  7. 1) Leggo dei 35 milioni di euro di fatturato previsto. Peccato che sulla relazione economico-finanziaria scaricabile dal sito novartis.it (versione integrale inglese) si legga testualmente: however, sales estimates for the year are well below 2009 levels)

    Sales estimates (per la divisione vaccini) sono previste largamente in contrazione rispetto al 2009(e chissà se è proprio a questo che si deve imputare la caduta in disgrazia di Reinhart e qualche poltrona che, a pioggia, inizia a traballare). Ma Novartis Italia prevede addirittura una crescita (con 20 informatori in meno; informatori con 16 anni di esperienza media alle spalle). Qualcuno dei 1500 di Siena pensa di dormire sonni tranquilli?
    2) Senza essermi rivolto a Società esterne, e senza aver speso un euro, stamane ho fatto qualcosa di estremamente interessante: ho telefonato ad una mia amica, attuale responsabile del Servizio Farmaceutico della Regione a cui appartengo. Avendola conosciuta 16 anni fa, neoassunta in un’Asl, e avendone seguito il percorso di lavoro anno dopo anno, trasformando il rapporto originale da lavorativo stretto ad uno di amicizia e stima sincera, mi sono preso questa licenza. Le ho telefonato e le ho chiesto, dato che ha rapporti pressochè quotidiani con l’Aifa, se poteva chiedere ai suoi referenti romani quale fosse la loro considerazione attuale nei confronti della Novartis. La risposta è stata sorprendentemente negativa (soprattutto per le considerazioni espresse nei confronti del comportamento e atteggiamento tenuto da qualcuno della Novartis Vaccines) e credo dovrebbe essere preoccupante non solo per Siena ma anche per Origgio
    3) Mi rivolgo a te, interno di Siena e Origgio, che in questo momento mi stai leggendo come si fa dal buco della serratura, assicurandoti di non essere visto da alcun altro. A te che stasera darai la buonanotte a tua moglie/marito; a te che stasera darai la buonanote a tuo/uoi figli, rincalzando loro le coperte a baciandoli. Mi rivolgo esattamente a te, interno di Siena e/o Origgio, che a furia di ripetere la stassa litanìa te ne stai convincendo, come se a furia di dire che 1+1 fa 3 iniziassi a pensarlo veramente. Caro interno: stasera quando darai la buonanotte, ricordati che stai pronunciando la stessa parola a 24 persone: una buonanotte che di “buono” non ha niente… e della “notte” ha tutto.
    4) Renato: grazie. E ogni vocale e consonante di questo grazie consideralo grande quanto l'amore chi mi sta a finaco nella vita di tutti i giorni.

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  8. Solo ora leggo Hammer e Renato Salvatici. Per Hammer: gigante per il Dr. Salvatici è riduttivo!
    Ricordo ancora la riunione di Monteriggioni del 2008: il suo annuncio di concludere alla fine di quell'anno il rapporto con NVD ingenerò in tutti noi una sensazione di tristezza! Avevamo capito che nulla sarebbe stato come prima: entusiasmo, collaborazione quotidiana con la Sede, impegno ai massimi livelli, professionalità, rapporti ideali con tutta la Direzione Commerciale si sarebbero "spenti" con l'inizio del 2009. Caro Hammer concordo su tutta la linea: R.S. aveva capito per primo che sarebbero arrivati questi momenti bui e che avremmo dovuto confrontarci con una realtà fatta di numeri e non di persone.
    Tutti abbiamo continuato con la stessa professionalità a fare il nostro dovere, nonostante mancasse una componente essenziale dei successi di un team: il rispetto. Faccio ammenda per il tardivo riconoscimento della figura professionale ed umana di Renato Salvatici: spero seguiranno altri venticinque commenti! Sulle motivazioni di NVD per la mobilità credo che l'unica definizione sia questa: dilettanti allo sbaraglio, della NVD purtroppo!

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  9. Cari tutti,
    ho letto la risposta di Renato e mi associo alle sue considerazioni finali su questa dolorosa vicenda che colpisce profondamente la vita di tutti voi negli affetti e nella sostanza. Ho passato insieme alla mia ‘squadra’ momenti molto belli e significativi, lavorando tutti insieme quasi divertendoci ed ottenendo sempre risultati ad altissimi livelli: grande team!
    In un attimo, una telefonata, in un pomeriggio grigio, ha disintegrato la squadra di Renato e la mia.
    Sono molto amareggiato ed anche se, come Renato sono fuori, rimango il Totti di sempre e urlo anch’io: FORZA RAGAZZI!!
    Con affetto
    Menotti Nencioni

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  10. Grazie a Renato Salvatici e a Totti per le belle parole .

    Per noi è importante sapere che ci sostenete , ne abbiamo veramente bisogno .
    Grazie

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  11. sono la moglie di una delle 24 persone che andranno in mobilita'.Sono inoltre una vostra collega che lavora in una Signora Azienda in cui gli esuberi del personale sono stati risolti in parte attraverso la ricollocazione in altre linee anche di altre divisioni,qualcuno ha accettato di andarsene con un ottimo incentivo e qualcun'altro ha deciso di rimanere.Quelli che sono rimasti nonostante gli esuberi, continuano a lavorare serenamente.Tutta questa situazione mi fa'arrabbiare chiaramente perche' mi sento anche io parte in causa , non solo per mio marito e per i nostri amici, ma sono arrabbiataanche anche come collega. Punto primo gli isf non servono......... se passa questo discorso andiamo TUTTI A CASA. Punto secondo alcuni di voi "non hanno scolarita' adeguata" Bene io sono laureata ma vi assicuro che ci sono tanti colleghi non laureati che dal punto di vista della preparazione,professionalita'etc etc non possono altro che isegnare a me e a tanti altri laureati come si fa' questo lavoro. Ci sono tante cose che vorrei dire ma sono troppo di parte, concludo dicendo:forza ragazzi vi seguo con il cuore e con la ragione non mollate !!!!!!!!

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  12. un interessante sentenza che vale la pena di leggere sul sito Informatori.it

    "Collegio di Conciliazione della Direzione Provinciale del Lavoro di Rieti"

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  13. Caro Renato,
    devo dirti che hai lasciato una traccia indelebile nell'informazione e nei cuori di tutti noi che, anche a distanza di tempo hanno compreso che, in molti casi, i tuoi silenzi erano eloquenti, reggevano un equilibrio ma sopratutto, preludevano a fatti concreti. Non hai mai deluso una nostra aspettativa ......... e si potrebbe proseguire a lungo, ma chi mi legge ha avuto la fortuna di apprezzarti ..... Vorrei fare una breve sintesi di ciò che abbiamo condiviso lavorativamente, tenedo il passo e confrontandoci arditamente con competitor bene accorsati. Insieme con passione abbiamo realizzato grandi cose pur avendo .... ben poco ed a quanto pare, con margini di successo che potremmo dire hanno dell'incredibile. Ora tutto questo improvvisamente deve essere cancellato ...... distrutto. Il nostro è un ricordo verace, fatto di passione nell'informazione, dedizione verso l'azienda, equilibrio e disponibilità, misura nel contatto, amicizia, COMPETENZA tale da divenire per molti interlocutori un riferimento, fino al punto da essere coinvolti in chiarimenti ed opinioni su scelte anche diverse ........ in cui l'interlocutore necessitava di opinioni affidabili e professionali che non fossero dettate da interessi, ma dalla capacità di essere obiettivi. Tutto questo siamo stati noi, immergendoci nel lavoro non abbiamo mai perso di vista quello che ora sembra un principio innovativo, la salute dei nostri piccoli e grandi pazienti, affrontando discussioni, fornendo spiegazioni, creando scienza e sempre in coscienza. Con questo nostro atteggiamento professionale abbiamo conquistato la fiducia e la stima degli interlocutori e dei colleghi, ed è questa la nostra ricchezzza oggi, la solidarietà e la eco che di bocca in bocca, di testata in testata, di trasmissione in trasmissione, sta parlando di 24 persone e non "TESTE" , spiazza anche i più avvezzi al "TAGLIO", siamo abituati a contrastare con dignità e preparazione, la vita lavorativa e non solo ce lo ha insegnato, siamo orgogliosamente decisi ad andare avanti !!!!! Siamo certi di essere nella ragione quando diciamo che le motivazioni addotte sono .... inaccettabili ed infondate. Un'analisi la si dovrebbe fare anzi, dovrebbero farla chi per posizione apicale deve assicurare il benessere dell'azienda la cui immagine è oggi gravemente lesa ed offesa dall'atteggiamento e dalle decisioni inappropriate di pochi.

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  14. Grazie Totti per la solidarietà! Non ricordo il tuo motto che prediceva il post Renato Salvatici, ma avevi indovinato! Mi farebbe piacere lo ricordassi: potrebbe rendere meno dolente questa attesa, un sorriso aiuta come il pensiero che hai dedicato a quel fantastico periodo di Lavoro!

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  15. Cari ragazzi della rete esterna,
    sono una vostra "vecchia" collega di Siena; mercoledi mattina ho fatto sciopero davanti al cancello anche per voi che non potevate esserci e, per fortuna, posso assicurarvi che eravamo in tanti.
    Non molliamo ragazzi, stiamo uniti, facciamo muro tutti insieme senza distinguere fra dentro e fuori, commerciale e produzione,
    questa è la nostra azienda, la vecchia Sclavo, non permettiamo che ce la rovinino cosi, abbiamo partecipato alla sua costruzione lavorando con serietà e vogliamo continuare a farlo per noi e per i nostri figli

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  16. Grazie mille collega esterna; grazie Totti; grazie a tutti per questa dimostrazione di aperta dissociazione dalle tante bugie che interpreti, riccamente pagati per fare ciò, sono chiamati con piena consapevolezza a snocciolare.
    Grazie

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  17. "Il lupo ha bisogno del branco ed il branco ha bisogno del lupo" (Kipling). Certi lupi pensano di poter fare a meno del branco....

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  18. Di Renato ricordo ancora quando un anno , pur partendo in ritardo nella campagna con le farmacie , riuscimmo a "sbaragliare" la concorrenza e lui ci caricò dicendo :
    questo è lo stile Chiron ,la Chiron siamo noi

    Era davvero un altro mondo : ci sentivamo davvero parte integrante di un progetto che comprendeva anche la "Ricerca" che sembrava dovesse portarci a grandi risultati

    quale tristezza la miopia di chi , ora , pensa che certe professionalità siano solo palle al piede

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  19. «La crisi economica sta causando la perdita di numerosi posti di lavoro e questa situazione richiede grande senso di responsabilità da parte di tutti: imprenditori, lavoratori, governanti». «Mi associo pertanto all'appello della Conferenza Episcopale Italiana che ha incoraggiato a fare tutto il possibile per tutelare e far crescere l'occupazione, assicurando un lavoro dignitoso e adeguato al sostentamento delle famiglie".
    Papa Benedetto XVI
    Dirigenti Novartis: cosa rispondete?

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  20. Sono un collega, volevo esprimere,per quello che vale, la mia solidarietà in particolare a Giorgio,Alessandro,Simona e Maurizio con i quali condivido la mia "Area vasta".Non ci sono parole....Mi auguro solo che chi si è inventato questa "ristrutturazione finta" dorma un po' preoccupato!!

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  22. Sicuramente lo stanno facendo per minacciare il governo a pagare il dovuto per i vaccini.Comunque e' il caso che sentiate Il CODACONS di ROma(zona prati)per una azione interditoria preventiva di un piu grande numero possibile di interessati.Gli estremi legali ci sono per la difesa del posto di lavoro.Non aspettate in casi analoghi .
    Da roma R:G m.d.

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  23. Cara Linda,
    ho letto le tue parole, testimonianza di stima, affetto e, appunto, amicizia. Le ritengo preziose e non posso che ringraziarti dal profondo per questo. La decisione aziendale, incomprensibile e inaccettabile, distrugge il rapporto professionale di questi anni ma non potrà intaccare quello umano. Un abbraccio

    Giorgio Pesetti

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  24. Caro Giovanni,
    nel nostro percorso lavorativo e non solo, abbiamo avuto la fortuna di incontrare persone di grande spessore, di imponente rigore morale,ricche e magnanime di quel sentimento che volge all'amicizia. Sentiamo di poterti ringraziare come nel tuo stile..........." Noi chiniam la fronte al massimo fattor che volle in lui più vasta orma stampar"

    Gigi, Mimmo, Michelangelo

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  25. L'Azienda che non valorizza i dipendenti che ha formato a proprie spese nel corso degli anni è un'azienda miope, che è più simile ad una banca mal gestita, che vede solo gli utili a breve termine e non è in grado di sviluppare ed implementare in prospettiva un piano investimenti nelle risorse umane, che costituiscono la vera ricchezza di un'impresa.

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  26. Caro Vaccinaro,
    volevo ringraziarti per le tue parole e per l'amicizia che in questi anni ci ha legato. La tristezza che ti assale è anche la mia nel vedere come il nostro lavoro, se non addirittura il "lavoro" in genere, sia ormai secondario alle logiche finanziarie delle multinazionali. Si devono tagliare i costi: i costi siamo noi, puri numeri di matricola in un tabulato e nient'altro. In questi anni di crisi, c'è chi si è indebitato pur di non mandare a casa i dipendenti sui quali avevano investito e che considera un valore e una risorsa per l'azienda. Qui, invece, anni di risultati e di lavoro non contano nulla. Meno che mai le famiglie e le vite delle persone. La Rete Esterna Novartis? Via, inutile. Il Centro Ricerche GSK? Tutti a casa, inutili anche quelli. Tutto deve essere sacrificato al Moloch del profitto in doppia cifra. Affogheremo la tristezza in un bicchiere di vino. Un abbraccio.
    Giorgio

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